progettazione del paesaggio
L' Architettura del Paesaggio si basa sul presupposto del diretto rapporto esistemte fra la produzione della complessità strutturale dell'artificiale, nelle più diverse specificazioni spazio-temporali, e concezione dei "modi di essere" del Cosmo nelle culture umane.
Le configurazioni spaziali come rappresentazioni del Tempo.
Rapporti socio-culturali, organizzazioni formali-figurali dell'habitat e rappresentazioni delle dinamiche celesti, costituiscono un articolato, inscindibile intreccio dal quale poter ri-costruire processi, le "formazioni" delle "strutture profonde" dell'umano "segnare" la Terra.
Dalla "invariante" dell'eterno ritorno, configurata nella centralità indiscussa delle concentriche sfere, alla progressiva, storicistica appropriazione delle legge fondamentali di base del positivismo come ricerca della verità assoluta, configuratasi nell'inarrestabile percorso della "freccia del tempo", alla continua dialettica, non biunivocamente determinata, tra ordine e disordine, fra cosmo e caos, connotata da rappresentazioni oscillanti fra "ritrovate" centralità e rizomatiche articolazioni spaziali: tutte, tali concezioni, hanno proiettato impronta riconoscibile, e tale impronta tende a costituire, segnando e riplasmando la facies naturale di base, la complessa architettura del paesaggio.
La fisionomia del "vivente-terra" è attualizzazione non mai conclusa delle energie endemiche espresse nel proprio ridefinirsi "antico" in rapporto alla "componente" umana manifestatasi nel processo di riappropriazione dello spazio, altrimenti denotato come "produzione dell'artificiale".